Ma esiste anche un'altra via di salita adatta ai bambini. Lungo il Versante Sud-sudovest sale infatti la vecchia mulattiera costruita per trasportare coi muli la Statua della Madonna. Costruita in Alessandria, la stessa, smontata in vari pezzi di bronzo, venne saldata sulla Sommità ed inaugurata, su iniziativa dell'Avvocato Jean Baptiste Gal, il 12 di Settembre 1892, come risulta in
, pagina 485. Alta 5 metri, la posa di questa statua della Vergine, rivolta sopra la Città di Aosta ed a tutta la Valle, completava un'
, pubblicata da parte del Canonico Georges Carrel (* Chatillon 1800 - + Aosta 1870), vero
di questa montagna nonché Fondatore e Presidente della Sezione del C.A.I. di Aosta dal 1867, la seconda in Italia dopo Torino 1866. A lui venne dedicato il nome della montagna con battesimo effettuato il 19 Settembre 1878; la scelta però non ebbe successo, mentre rimane legato il suo nome al vicino Colle Carrel. Da allora questa divenne progressivamente la via più utilizzata per la comodità del sentiero e la totale mancanza di pericoli oggettivi, mentre la tradizionale dal colle andava in disuso e semmai percorsa in discesa, soprattutto per far rifornimento d'acqua presso il Laghetto Peckoz. Questo almeno fino a Luglio 1984, quando il posizionamento del bivacco sovvertiva nuovamente i valori, nonché la moda di percorso. Questa via veniva percorsa anche in inverno, il 23 Dicembre 1977, da parte di osvaldo Cardellina e Camillo Roberto Ferronato con partenza da Pila e salita in giornata. Non presenta alcuna difficoltà, ma con la neve il discorso cambia completamente; soprattutto a fine primavera quando nevati con neve molto indurita conducono all'attraversamento dei vari canaloni. Per esperienza personale fatta anche con quattro bambini e senza corda ma dandosi la mano l'un con l'altro, questa scelta in siffatte condizioni é assolutamente da evitarsi poiché molto rischiosa. Con la bella stagione invece tutto cambia e l'ascensione diventa sicura, forse un pò noiosa ed ancor meno panoramica, poiché si volgon sempre le spalle a valle (che calura col sole!) e non molto s'ammira. Vediamola brevemente: dal bivio
lasciando a destra il sentiero che sale al Colle Carrel e bivacco, si va invece sulla sinistra abbandonando il fondo vallone tramite il sentiero
. Doppiato a sinistra (Ovest) il soprastante piccolo promontorio erboso-roccioso, si prosegue pel primo tratto sulla sinistra del medesimo tramite tornanti poco ripidi. Quindi progressivamente la mulattiera si porta a Nordovest e, superati vari canaloni, passa presso la
, dove momentaneamente ritorna nel senso opposto. Ripresa la prima direzione, oltrepassa una serie di rocce in frantumi con molti punti franati, soprattutto nei tratti più ripidi, per poi progressivamente dirigersi verso il poco accentuato Spigolo Sud sino a raggiungere un balcone sul medesimo, dal quale s'inizia ad ammirare la Parete Nord dell'Emilius. Con tornanti più stretti e ripidi si raggiunge la congiunzione, sopra una spalla arrotondata dalla quale s'ammira la Conca di Pila, con il sentierino
The last via treated is more adventurous, but it is more suited to Boys than to Childrens. But just because it must be "adventurous" we'll talk quickly by making a small hatch of the route to be followed in order not to deprive the pleasure of
"Discovery", because this must be the goal for guys who since 13 until 16 years. It is not difficult, but it forces you to
"discover" the way to go and to start to use your head. Alone. We have to go in
"Becca" going from wild Arpisson Walloon said by the Hunters
"Lo Cordagnì", at the foot of the two namesakes glaciers under the North Wall and passing through the
"Sources of Emilius". A nice puzzle! We only some small suggestion, after you have to fend for themselves. You have to reach the Walloon of Arpisson or downhill from the
"Becca" to the North-northeast, passing near the Glacier Western Arpisson, but without crossing him as we did as kids in 1965, or uphill, starting from the Regional Road to Pila or even by the valley floor from Pollein, Roulaz, Alto Felina, Creton, Felina or Pont Suaz. Arriving on the Pasture of Reverier Dessous
(1042m) you reach the Bridge Rongachet
(1100 metres about), over the Torrent de Comboé, and the next eponymous village (you can get here with a steep asphalted road that starts from the Village of Chenaux, Pollein). You have to reach the three Pastures of Martsaouchy d'en Bas, du Meitin, Damon
(1330m, 1362m, 1420m about), passing through the Alps Gorettaz and Barma. Here ends the farm dirt road which in time replaced the trail. Looking up you see the beautiful waterfall Arpisson and the North Wall Emilius with its characteristic
"cannon" in pointing to the Black Triangle. The problem is that now you have to enter the walloon, but the Torrent Arpisson totally bar the way. Must necessarily go somewhere else, otherwise it is impossible to continue. Are you still missing more than
1700 metres to reach the
"Becca", which is hidden by a forest-rocky promontory at the end of his
"Crestone North-northeast". We help: you have to go to the ruins of ancient Alp Plan Croix
(1745m) on the same, before veering in the direction of the two Southeast Alps Arpisson Lower and Upper
(1951 m, 2010 m), under the moraines that descend by Emilius with its gurgling
Springs. Take Paper, Compass or orient yourself with the sun or the bark of trees. Do not give up, because the goal is not that far away and unreachable!
Oh, remember that you have to go in a landslide before crossing an old wooden aqueduct, hard to see why suspended over the trees of Forest ...
"Becca to Emilius Sources, 1965", by Ilario Antonio Garzotto
L'ultima via trattata é più Avventurosa, epperciò risulta più adatta a ragazzi che a bambini. Ma proprio perché deve essere
"Avventurosa" ne parliamo rapidamente effettuando un piccolo tratteggio dell'itinerario da seguire, onde non privare del piacere della
"Scoperta", perché questo deve essere l'obiettivo per ragazzi che vanno dai 13 ai 16 anni. Non é difficile, ma obbliga a
"scoprir" la strada da percorrere ed ad iniziare ad usare la testolina. Da soli. Dobbiamo andare in
"Becca" passando dal selvaggio Vallone dell'Arpisson detto dai Cacciatori
"Lo Cordagnì", ai piedi dei due omonimi ghiacciai sotto la Parete Nord e transitando per le
"Sorgenti dell'Emilius". Un bel rompicapo! Vi diamo solo qualche piccolo suggerimento, poi arrangiatevi. Dovete raggiungere il Vallone dell'Arpisson o in discesa dalla
"Becca" verso Nord-nordest, passando presso il Ghiacciaio Occidentale di Arpisson, ma senza attraversarlo come abbiamo fatto noi da ragazzi nel 1965, oppure in salita partendo dalla Strada Regionale per Pila od addirittura dal fondo valle da Pollein oppure nel Comune limitrofo di Charvensod dalle Frazioni di Roulaz, Alto Felina, Creton, Felina o dal Pont Suaz. Raggiunto l'Alpeggio di Reverier Dessous
(1042 m) raggiungete il Ponte di Rongachet
(1100 metri circa), sopra il Torrent de Comboé, ed il successivo e vicino omonimo villaggio (si può qui arrivare con una ripida strada in asfalto che parte dalla Frazione di Chenaux, Pollein). Dovete raggiungere i tre alpeggi di Martsaouchy d'en Bas, du Meitin e Damon
(1330 metri circa, 1362m, 1420m circa), passando per le Alpi di Gorettaz in basso e di Barma
(1089 m, 1255 m) più verso Occidente. Qui termina la strada poderale che nel tempo ha sostituito l'antico sentiero. Guardando in alto vedete la bella Cascata di Arpisson e la Parete Nord dell'Emilius con il suo caratteristico
"cannone" in punta al Triangolo Nero. Il problema consiste nel fatto che adesso dovete entrare nel vallone, ma il Torrent d'Arpisson vi sbarra totalmente la strada. Bisogna obbligatoriamente passare da un'altra parte, altrimenti é impossibile continuare. Vi mancano ancora più di
1700 metri per raggiungere la
"Becca", nascosta da un promontorio boschivo-roccioso al termine del suo
"Crestone Nord-nordest". Vi aiuto: dovete passare per l'antica Alpe diroccata di Plan Croix
(1745 m) sul promontorio, per poi volgere a Sudest in direzione delle Alpi d'Arpisson Inferiore e Superiore
(1951 m, 2010 m), sotto le morene che scendon dall'Emilius colle gorgoglianti
Sorgenti. Per giunger sin qui il sentiero esiste ed é anche molto bello ed avventuroso: con un pò d'impegno trovatelo. Prendete Carta e Bussola, oppure orientatevi col sole od osservate lo stato della corteccia degli alberi. Mi raccomando, non arrendetevi assolutamente!
Ah, ricordatevi che dovete passare presso una frana prima di oltrepassare un vecchio acquedotto in legno, difficile da vedere perché sospeso sulla Foresta ...
"OK Guys" now you are Ours ..., by emilius