Continue with the road to the small village of the Cort and the subsequent parking in the ground on the Royal Road to the entrance of the
. From the La Cort Hamlet, continue verse West-northwest through Royal Road to Dondena reaching not very after a small parking
; noumerous signs to entry in the Park); to begin awry immediately with the path
that part (North) and it goes up again with steeply zigzagging bringing itself, with direction Northeast, at first towards a small secondary torrent and subsequently placing side by side that more important descendant from the impending Lake Muffé. To go up again along the bank right hydrographic of the same one with the path, almost muletrack, that unties him with a series of hairpin bends flanking the wood, alternate to rectilinear lines in diagonal. Go out, leaving on the right (East) the deviation for the La Grand Cort Alp (
, that from he is quietly seen here, abandoned among green pastures) so in the superior tableland in her narrowing among the appendixes of the Mont Ros
to West and you it terminal of the Southwestern ridge that it climbs to the Cima Perche (
; also with the toponym of Perché, or Perforated), or Southern shoulder of the Cima Piana (Flat Top also called Mont de Panaz
). Continue on the valley floor through less steep slope with run mostly open and, abandoning on the left (West) the deviations for the Lake Vernouille
). From this to ascend up with direction Northwest in a area even more disclosed among morainic soil (numerous sources that gush out a little everywhere) again meeting the path
, that it originates from the Loch Vernouille, few more than hundred metres more aloft. To abandon therefore the aforesaid variation continues with, that goes in opposite (Northeast) towards the nearby Lake Bianco Hill
, reaching it with a final line of a more steep, but always easy. A short descent leads quickly to the Barbustel, at Lake Bianco in the High Champdepraz Valley or Lakes Valley (
).
A)- Dal Comune di Champdepraz (523 m) oppure da quelli di Verrès (390 m) a Sudest, oppure Montjovet (489 m) a Nordovest raggiungere con la Strada Regionale, a Sud della Dora Baltea e dell'Autostrada A5, quello di Champdepraz
(523 m), sito all'ingresso dell'omonimo vallone. Da questo percorrere la strada verso Sudest con una prima serie di sette tornanti insino al bivio, presso il Ponte di Gorf, per Gettaz des Allemands (
995 m, vecchio villaggio testimoniante il passaggio dei Walser); una dozzina d'altri, ancor più ristretti, porta nella parte alta del vallone, dominando dall'alto erti e selvaggi dirupi sovrastanti il Torrent de Chalamy, originantesi proprio alla base del Versante Settentrionale dell'Invers del Lago Gelato. Lasciata a destra (Ovest) la diramazione per Crestaz
(1293 m) con le sue antiche miniere di ferro ormai abbandonate e chiuse, la stessa procede con un lungo diagonale verso Sud raggiungendo i Villaggi di Barbustel o Barbuste
(1240 m) e l'attiguo di Covarey, appena prima di raggiungere Volla o Voella od anche Chevrère in tempi più remoti (
1307 m; Museo del Parco Naturale del Monte Avic, piccolo ristorante, con alcune camere, tra le case da non molto tempo ristrutturate mantenendo lo stile valdostano), dove termina con ampio parcheggio. Parcheggiato nell'ampio piazzale si sale con il sentiero
n° 5B fino al Lago della Serva
(1801 m), ai piedi del Bec L'Espic, e poi tramite il
n° 5C che, dirigendosi più verso Sudest, raggiunge le Alpi Bayet e Cousse e non molto dopo il Rifugio Barbustel sito su d'un promontorio roccioso-erboso appena sopra al Lago Bianco (
(2209 m);
E/F; 3h'00/3h'30 da Voella). dal Rifugio Barbustel di recente costruzione, sito a metà strada tra il Lac Blanc ed il Lac Vallette (
2132 m, 2170 m;
0h'15). Da questo risalire lo splendido e selvaggio Vallone dei Laghi, nell'Alta Valle di Champdepraz e, con il sentiero
n° 6/102, oltrepassare in successione i Laghi Bianco
(2132 m), tramite una discesina, Nero
(2166 m) e Cornuto
(2168 m), transitando poco al di sopra dei loro bordi Settentrionali e raggiungendo l'Alpe Pisonet
(2301 m), situata in una bella spianata al termine di questa prima parte del vallone e sottostante ad un caratteristico promontorio roccioso. Da questa il medesimo, che progressivamente si trasforma in bella mulattiera, da Ovest volge decisamente dapprima a Sud e risale quindi nuovamente verso Ovest l'erta con una dozzina di stretti tornanti portandosi al Gran Lago (
2485 m;
1h'45/2h'00). Il medesimo risulta come il più esteso di tutta la Valle d'Aosta ed all'inizio della seconda e più elevata parte del vallone. Fiancheggiando la sua sponda Settentrionale si raggiunge, presso una cascatella (ottimo posto di ristoro), il suo immissario e subito appresso il Bivacco Verthuy della Forestale (
2535 m; privato e chiuso), collocato tra un nugolo di laghetti detti della Leità (
E; 1h'30/2h'00 dal Barbustel). Dal Gran Lago continuare verso Nordovest per breve tratto raggiungendo il Bivacco della Forestale con il sentiero
n° 6/102. Lasciando la continuazione di questo a Nord-nordovest verso l'altopiano della Gran Betassa, continuare invece a Sudovest con il sentiero
Intervallivo n° 102, che nella parte finale diventa una traccia, raggiungendo il Col Medzove o Mezove (
2614 m;
0h'30 dal Gran Lago;
1h'45/2h'00 dal Barbustel). Una corta e facile discesa, sempre tramite sentiero, conduce al Lago Margheron
(2377 m), sotto l'Alpe di Medzove
(2396 m) e quasi al termine del Vallone di Savoney (secondario della Clavalité). La successiva risalita al Col dell'Etsely o Etseley ed ancora detto dell'Echelley o d'Eyèle
(2812 m) risulta di poco superiore ad 1 ora, ma il sentiero è ripido e faticoso. Per contro la discesa opposta é facile ed agevole ed in pari tempo raggiunge dapprima l'Alpe de l'Etsely Damon (Superiore;
2437 m) e poi il Rifugio E. Borroz-Rotary Clavalité al Cuneu
(2156 m), appena sopra Grand-Alpe
(2117/29 m). Qui si conclude la Seconda tappa o la prima se siete partiti da Champorcher-la Cort.
B)- Da Camporcher-Château (1427m)
Continuare con la strada in asfalto fino al Villaggetto di la Cort ed al successivo parcheggio in terra battuta sulla Strada Reale all'ingresso del
Settore Meridionale del Parco Regionale del Mont Avìc. Da La Cort, continuare verso Ovest-nordovest tramite la Strada Reale per Dondena raggiungendo non molto dopo un piccolo parcheggio in terra (
1800 metri circa; pannello con nunerose segnalazioni per l'ingresso nel Parco del Monte Avìc); inizare con il sentiero
n° 10 indirizzantesi subito a monte (Nord) risalendo ripidamente e tramite zig-zag portandosi, con direzione Nordest, dapprima verso un torrentello secondario e successivamente affiancando quello più importante, discendente dal soprastante Lac Muffé, presso l'omonima alpe. Risalire lungo la sponda idrografica destra del medesimo con il sentiero, quasi mulattiera, che si snoda con una serie di tornanti affiancando il bosco, alternati a tratti rettilinei ad altri in diagonale. Uscire, lasciando sulla destra (Est) la deviazione per l'Alpe La Grand Cort (
1944 m, adagiata tra verdi pascoli) così nell'altipiano superiore nella strettoia tra le appendici del Mont Ros
(2289 m) ad Occidente e la propaggini terminali della Cresta Sudovest risalente alla Cima Perche (
2396 m; o Perché, cioé Forata), o spalla Meridionale della Cima Piana o Mont de Panaz
(2512 m). Continuare sul fondo del vallone con percorso alquanto meno ripido e maggiormente dischiuso e, abbandonando sulla sinistra (Ovest) le deviazioni per il Lac Vernouille
(2145 m) con i sentieri
n° 9C/10B nonché, momentaneamente, anche il
n° 10; risalire tramite il
n° 10C raggiungendo i ruderi dell'Alpe Muffé
(2076 m), vicino all'omonimo Lago, subito ad Est appresso (
2119 m;
0h'30). Da questo proseguire con direzione Nordovest in una zona ancora più dischiusa tra dossi prativi e terreno morenico (piccole sorgenti che sgorgano un pò dappertutto) incontrando nuovamente il sentiero
n° 10, proveniente dal Lac Vernouille, poco più di un centinaio di metri a mezzacosta sopra. Abbandonare quindi la variante seguita, che continua in opposta direzione (Nordest) verso il Col de la Croix con sentiero
n° 10C (2387 m), e con quest'ultimo verso il Colle del Lago Bianco
(2308 m), raggiungendolo con un tratto finale di poco più ripido ma pur sempre facile. Una discesina conduce in breve al Rifugio Barbustel, presso il Lago Bianco nell'Alto Vallone di Champdepraz conosciuto anche come Vallone dei Laghi (
E/F; 1h'15/1h'45).
Leità Lochs & Medzove Pass (2614m), by OswSecond Stage with Variant from Fénis-Clavalité (to Lavòdilèc Hill & Grande Chaux Alp)
From the E. Borroz-Rotary Clavalité Shelter or, just more in bottom, Grand-Alpe with the path
7/102/High Route n° 2, or (
*** arriving with the Variant by Fénis-Clavalité Valley from Lovignana Pasture, through the farms dirt road concomitant with the trail
n° 2/5, along the whole Val Clavalité) more directly from Meney Damon
(1952m) by an
unnumbered shortcut towards Lavòdilèc Lake and overhanging Hill
(2863m). The descent towards the Northwest to the fork
2474 metres, where you should temporarily abandon the trail
n° 102, where this has a connection with the
n° 4 from Grande Chaux then climb to Colle Coronas or Saint Marcel Hill. Should instead go down briefly with a small path
unnumbered towards Petite Chaux
(2419m), whence then navigate to Grande via the dirt road. It also ends this stage, unless, of wanting to follow the full path, we continue through the above link and then climb to the Col Coronas or Corona
(2913m) and descend to the underlying Lake Corona
(2702m), Rane Lake
(2641m) and the Grauson New Alp
(2540m), at the former Bivouac Tentori. In doing so lengthens the stage of about two hours, but it shortens the rather long the next journey.
Lavòdilèc Lake and Hill (2357m, 2863m), by emilius
Dal Rifugio E. Borroz-Rotary Clavalité oppure, appena dabbasso, da Grand-Alpe col sentiero
7/102/Alta Via n° 2, o (
*** arrivando con la Variante dal Vallone di Fénis-Clavalité con partenza dall'Alpe di Lovignana, tramite poderale concomitante con il sentiero
n° 2/5, lungo l'intera Val Clavalité) in modo più diretto dall'Alpe di Meney Damon
(1952 m) tramite un sentierino-scorciatoia
non numerato verso il Lago di Lavòdilèc e soprastante Colle
(2863 m). La discesa verso Nordovest raggiunge il bivio
2474 metri, ove conviene abbandonare momentaneamente il sentiero
n° 102, dove questo presenta un collegamento con quello
n° 4 proveniente dalla Casa di Caccia di Grande Chaux per poi salire al Colle Coronas o di Saint Marcel. Conviene invece scendere brevemente con un sentierino
non numerato a Petite Chaux
(2419 m), donde poi traversare alla Grande tramite la poderale. Termina anche questa tappa, a meno che, volendo seguire integralmente il percorso, si continui tramite il collegamento suddetto per poi salire al Col Corona o Coronas
(2913 m) e scendere al sottostante omonimo Lago
(2702 m), al Lago delle Rane
(2641 m) ed all'Alpe di Grauson Nuove o Superiore
(2540 m), presso l'ex Bivacco Tentori. In questa maniera la tappa viene allungata di circa 2 ore, ma ci si avvantaggia per quella piuttosto lunga della giornata successiva fino al Rifugio d'Arbolle.
Arbolle Hill (3154m) towards Les Laures, by sergioenricoThird Stage with Variant from St. Marcel & Nature Preserve Turati (to Corona Laures Arbolle Hills & Refuge)
From Laures Hill to Arbolle Pass, by Marco Cossard
In the third or fourth stage, always with respect to the Variant of Departure, which, bypassed the Col Corona through the paths
4/102 in ascent and
8B/102 downhill towards the Lake Corona and Grauson Nuove (if you have not already done so with the hypothesis number 2 above), reaching, through the trail
8A/102 from Gimillan Hamlet in Valley of Cogne, in succession the three beautiful Lakes Lussert (2713m, 2790m, 2906m, fourth or
"d'En-Haut" 2923 m, just departed to the South from its original location and the way of the Pas du Valaisan
3210m, can be reached in a short time). The climb to the Col des Laures above is easy through an area of great
"clapeys" (boulders piled wildly); the subsequent descent into the Vallon of Laures leads to the junction of Laures
2933 meters (here also comes the trail
n° 4 from Refuge Ernesto Ménabreaz) and then up towards the Arbolle Pass, with a short but steep final stretch. The crossing to the West on the ancient Glacier of Mount Emilius or Lac Gelé, at the foot of the Northern Faces of the three Punta Rossa, is easy if in the snow, but not simple in the case of
"verglass". in this case we have to have caution and be alert to frequent rock falls from the wall immediately above. Then quickly, even through the track of an old path restored and
unnumbered, but always 102, you will reach that of the "Normal Route" to Emilius and immediately after Lake Gelato
(2957m). By here the descent to the Refuge Arbolle is simple along the namesake Vallon, but also a little boring through the path
14/102.
Upper Lussert Lakes from Laures Hill (3035m), by emilius
Nella terza o quarta tappa, sempre rispetto alla Variante di partenza, che, scavalcato il Col Corona con i sentieri
4/102 in salita e
8B/102 in discesa al Lago Corona e Grauson Nuove (se non l'avete già fatto con l'ipotesi numero 2 di cui sopra), si raggiungono, per mezzo del sentiero
8A/102 dal Villaggio di Gimillan in Val di Cogne, in successione i tre splendidi Laghi di Lussert (
2713 m, 2790 m, 2906 m; un quarto o
"d'En-Haut" 2923 m, appena discostato a Sud dal percorso originale e sulla via del Pas du Valaisan
3210 m, é raggiungibile in breve tempo). La salita al soprastante Col des Laures é facile attraversando una zona di grandi
"clapeys" (macigni ammucchiati selvaggiamente); la successiva discesa porta nel Vallone delle Laures fino al bivio
2933 metri (qui giunge anche il sentiero
n° 4 dal Rifugio Ernesto Mènabreaz) per poi risalire verso il Col d'Arbolle, con un tratto finale corto ma ripido. La traversata verso Ovest sullo antico Ghiacciaio del Monte Emilius o del Lac Gelé, ai piedi del Versante Settentrionale delle tre Punta Rossa, é facile se in neve, ma non semplice in caso di
"verglass". in questo caso bisogna avere cautela e stare attenti alla frequente caduta di pietre dalla parete subito soprastante. Poi in breve, anche tramite la traccia d'un antico sentiero ripristinato e
non numerato, ma sempre 102, si raggiunge quello della
"Via Normale" all'Emilius e subito dopo il Lago Gelato
(2957 m); da qui la discesa verso il Rifugio di Arbolle é semplice lungo l' omonimo Vallone, ma anche un pochino noiosa col sentiero
14/102.
Arbolle Lakes and Shelter (2495m, 2516m), by emiliusFourth Stage (Descent Arbolle towards St. Grat Hermitage Pila-Resort & Pont-Suaz)
Trail marker n° 102 Route by St. Grat Hermitage, by Osw
The last lap, starting by Arbolle, leads to the Hermitage of San Grato (1773 m) and the Pont Suaz (567 m). After bypassed the Chamolé Hill
(2641m) through the paths
n° 14/18/19A/TVC to reach the homonym Lake
(2325m), nearby the arrival of Chamolé Ski-lift by Pila. In descent, passing the Chamolé Alp
(2152m), continue towards the St. Grat Hermitage
(1773m) with the path
n° 19/19C/20/102. Finally becomes a walk though, came at the Hermitage, we decide to go through to Pila
(1800m) via the private road concomitant with the trail
n° 14I. But this choice is leave the path
n° 102 and you do not complete the course. Otherwise, as good "Purists", from St. Grat Hermitage follow the yellow pole and, with path
n° 14L/102, get off at the first towards the locality of L'Anvy
(1484m) and then to Peroulaz
(1359m), on the Regional Road. But if you did you also 99 you do 100; do not be overcome by fatigue and a desire to get concluding a nice downhill through the woods leads to the Village Manzoud
(1228m), at the Shrine of Sainte Colombe
(915m), the Chief town Charvensod
(810m) and finally Pont Suaz, whence, crossing the bridge over the Dora Baltea, towards Aosta City.
Chamolé Lake (2325m), by Corvus aka Gabriele Corvini
L'ultima tappa, partendo da Arbolle porta all'Eremitaggio di San Grato (1773 m) ed al Pont Suaz (567 m). dopo lo scavalcamento del Colle di Chamolé
(2641 m) tramite i sentieri
n° 14/18/19A/TVC raggiungesi l'omonimo Lago
(2325 m), presso la Stazione d'arrivo della Seggiovia di Chamolé con partenza da Pila. In discesa, passando per l'Alpe di Chamolé
(2152 m), si continua verso l'Eremo di San Grato
(1773 m) col sentiero
n° 19/19C/20/102. Diventa una Passeggiata se, giunti all'Eremitaggio, si decide d'attraversare verso Pila
(1800 m) tramite la poderale concomitante con il sentiero
n° 14I. Però in questa scelta si abbandona il sentiero
n° 102 e non si completa il percorso. Altrimenti, da bravi
"Puristi", da San Grato seguite la palina gialla, e con sentiero
n° 14L/102, scendete prima a L'Anvy
(1484 m) e poi a Péroulaz
(1359 m), sulla Regionale. Ma se avete fatto 99 fate anche 100; non lasciatevi sopraffare dalla stanchezza e dal desiderio di arrivare concludendo. Una bella discesa attraverso i boschi vi conduce al Villaggetto di Manzoud
(1228 m), al Santuario di Sainte Colombe
(915 m), al Capoluogo di Charvensod
(810 m) ed infine al Pont Suaz, donde, attraversata la Dora Baltea, ad Aosta Città.
From Chamolé Hill, by Osw
Difficulties & Equipment
Hikers and Expert Hikers (
from EE to EE/A).
Da Escursionistico a Escursionistico Esperto (da EE a EE/A).
Lussert Upper Lake, by Osw
Hiking with tent and sleeping bag.
Da Escursionismo con tenda e sacco a pelo.