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Area/Range |
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45.76190°N / 7.41116°E |
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Hiking |
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Spring, Summer, Fall |
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4603 ft / 1403 m |
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The page and the texts are PROPERTY of my dear friend OsvaldoCardellina "Osva", companion of excursions and climbs, who died on 02 May 2022. From 12 September 2022, the necessary updates will be made by Antonio Giani, administrator of the page, as by agreement with Osvaldo's family. ![]() La pagina e i testi sono di PROPRIETA’ del mio caro amico OsvaldoCardellina "Osva", compagno di escursioni e salite, deceduto il giorno 02 maggio 2022. Dal giorno 12 Settebre 2022, i necessari aggiornamenti verrano fatti da Antonio Giani, amministratore della pagina, come da accordo preso con la famiglia di Osvaldo. |
La Val Sainte oppure Valseinte al di sotto della Conca di Senevé o Cénevé ed alle pendici della Croix de Fana.
Val Sainte, plus a deep gorge that a valley, at the foot of the Comba Cénevé dizzying drops but more specifically in the Southwestern Slope of the Croix de Fana.
La Val Sainte, più gola profonda che valle, scende vertiginosa ai piedi della Comba di Senevé ma più precisamente sotto il Versante Sudovest della Croix de Fana. Nella sua discesa, indicata dal Torrente del Castello, incide profondamente la montagna lasciando ad Occidente un'alta e repulsiva parete rocciosa che, digradando verso il fondovalle, la separa dai più "dolci" declivi che vanno a formare la Collina Ovest di Quart ai piedi del più arrotondato Mont Mary (2.815 m), detto anche "Mont Saint Joseph" e dalla radice "mar" ovvero piccolo monte, e dell'arcigna Tête d'Arpisson (2.856 m) conosciuto anche come "Pelon de Quart", divise tra di loro da due piccole Sommità (Punte di Chamerod e Les Prèles o Preyes) nonché dai due Colli Sudovest e Nordest di Chaudière. Quest'ultimo (2.746 m) risulta come l'unico vero passaggio possibile per transitare nel Vallone di Arpisson in Valpelline, altrimenti bisogna aggirare ad Ovest il Mont Mary ed utilizzare il più facile Colle di Viou (2.696 m). Antichi passaggi per il bestiame e per qualche cacciatore che segnano antichi transiti non sempre facili tra la larga Conca di Senevé, la Collina d'Aosta e Roisan e l'inizio della Valpelline. O da Trois Villes devesi, passando l'Alpi La Seyvaz e Valchourda, attraverso la Comba Dèche raggiungere il, certamente più frequentato nei Secoli, Colle di Saint Barthélemy (2.639 m) nell'adiacente omonima vallata. In questo ben più largo contesto la Val Sainte ha avuto un ruolo non meno importante sia nella vita civile che militare o religiosa. Lo vediam giusto più avanti.
BY CAR:
BY PLANE:
Alla base della Val Sainte e presso la Frazione del Villair é collocato il Castello di Quart. Costruito nel 1185 ad opera dei, a quei tempi, Baroni di Quart e per la precisione da parte di Jacques de la Porte de Saint-Ours, capostipite della dinastia dei Signori di Quart. Inizialmente aveva scopo esclusivo di difesa militare subito alle porte Orientali del Borgo d'Aosta (4 Kilometri, ovvero per i Romani "Ad Quartum milium aut lapidem"). Eran i tempi appena successivi a Sant'Anselmo d'Aosta (* Aosta 1033 - + Derby 1109), Filosofo e Teologo luminare della Chiesa Cattolica ed Arcivescovo di Canterbury ed anche Primate d'Inghilterra con consacrazione di Guglielmo II° e "Dottore della Chiesa" per volontà di Papa Urbano II°, sulle orme del quale continuò a camminare Emerico di Quart (* Quart 1255) che divenne Vescovo d'Aosta nel 1301. Concesse al Popolo i celebri "Statuti Sinodali" ed ottenne la Beatificazione da parte del Vaticano. Poi intorno alla fine del XIV° Secolo (1378 alla morte di Henri della Famiglia) il Castello passò ai Signori di Savoia che l'adibirono a dimora residenziale fino al 1550 quando il Duca Carlo II° decise di cedere il Feudo di Quart al Presidente Laschis che nel 1551, visti gli elevati costi per il mantenimento e restauri, lo cedette a Charles-François Balbis. Nel 1610 il castello venne nuovamente venduto, questa volta al conte Nicola Coardo il quale dopo due anni lo cedette alla Famiglia dei Perrone di San Martino (vicino Piemonte) la quale mantenne la proprietà del castello insino all'anno 1800 quando lo stabile venne lasciato al Comune di Quart. Questo nel 1874 lo riconcesse ad una famiglia privata, che v'instaurò un'azienda agricola con relativa totale trasformazione dello stabile. Nel 1951 quest'ultima lo rivendette alla Regione Autonoma della Valle d'Aosta, attuale proprietaria, che ha dato corso ad una moderna iniziativa di restauro. Gli importanti e complessi lavori, iniziati nel 2010, sono ancora in corso per riportare il castello al suo antico splendore. Al termine dell'operazioni, inizialmente previste per il 2013 ma in effetti ancora in corso d'opera (estate 2015), esso ospiterà il Museo Etnografico Valdostano. Ad Oriente del castello, dopo quello di Vignil (946 m), si trova la località di Vollein (891 m), collocata su vasta area dominante il Torrent de Saint Barthélemy ed il Château de Nus, ove intorno al 1968 sono stati ritrovati, in località Vollein presso Vignil, resti d'una Necropoli del Neolitico, costituente una delle più antiche testimonianze d'insediamenti umani in Val d'Aosta. Invece, salendo lungo il sentiero che parte dal Castello di Quart, si posson incontrare alcune coppelle preistoriche: la passeggiata panoramica è corredata da pannelli didattici su flora, fauna, geologia e ritrovamenti preistorici e porta alla Cappella con Altare votivo del Beato Emerico, con prato attrezzato per i pic nic. Quindi questo castello (nei secoli ha subito almeno due incendi importanti) lega le competenze prettamente militari, per le quali era nato, a quelle civili, dovute alle vicende umane, agresti e della pastorizia nonché al sentimento religioso tradizionalmente diffuso in tutta la Valle d'Aosta dal III° e IV° Secolo. Fù sicuramente dimora sicuramente molto importante, come testimoniano le torri sia quadrate, con stemmi sabaudi crociati e dipinti in biancorosso, che cilindriche ed entrambe atte a supportare le mura di cinta ancor oggi orlate da bei merletti, dove però il tempo lascia intravvedere nettamente le vicissitudini sopportate. Inoltre il passaggio da un proprietario allo altro ha fatto sì che tutto l'arredamento interno sia stato progressivamente defraudato e quindi forse e purtroppo per sempre inevitabilmente perduto. Nonostante il passaggio del Beato Emerico, che non era, come si può pensare, un Eremita bensì un famoso e rinomato Vescovo di Aosta ...
As you reach the castle? Whether arriving from Aosta (West) from Turin or Milan (East) must, by a short detour to the Northeast from the SS.26, reaching, from the junction 546 meters, with a diagonal the small Fraction Etolin or Etollin (570m). From this, continuing Eastwards and passing in the middle of the neighboring Hamlets of Carné and Prebenda, it goes up to the above Villair de Quart, in locality la Balma (652m; here come respectively from the East and West also Regional Roads by Nus St. Christophe). Past the localities Charlette, Vallerod, Eghacoz you get to Fourneille with small parking lot just before the bridge over the creek (774m; signs and descriptive panels); an idyllic path leads to the castle, surrounded by a cluster of small wooden houses which was designed to reproduce the positioning of the "farmers" of different ages around the manor and an old stone house of custody. Immediately upstream it is presented, at a rudimentary water intake, a medieval bridge arched towards the above Moulin du Château.
Come si raggiunge il castello? Sia arrivando da Aosta (Ovest) che da Torino o Milano (Est) bisogna, tramite breve deviazione a Nordest dalla S.S. n° 26, raggiungere, dal bivio 546 metri con un diagonale, la piccola Frazione di Etolin od Etollin (570 m). Da questa, continuando verso Est e passando in mezzo ai vicini Villaggetti di Carné e Prebenda, si risale al soprastante Villair de Quart, in località la Balma (652 m; qui arrivano rispettivamente da Est e da Ovest anche le Regionali da Nus e Saint Christophe). Oltrepassando le località Charlette, Vallerod, Eghacoz si giunge a Fourneille con piccolo parcheggio appena prima del ponte sul Torrente del Castello (774 m; segnali e pannelli descrittivi); un sentiero idilliaco conduce al castello, circondato da un nugole di casette in legno atte a riprodurre qual fosse la dislocazione dei "castellani" delle varie epoche intorno al maniero, nonché un'antica casa di custodia in pietra. Subito a monte si presenta, presso una rudimentale presa d'acqua, un ponte medioevale ad arco verso il Moulin du Château.
From the Regional Road towards Trois Villes Hamlets
2) - From the National Road No. 26, with a small Municipal Road from the junction 537 meters to the Village of Vieille Morte, you reach the Regional Road towards the small Villages of Povil and Verney to the junction 725 meters. Here, left to the right the Regional to Trois Villes (always Quart Common), continues with two further possibilities:
Dalla Strada regionale verso i Villaggi di Trois Villes
2) - Dalla Strada Statale n°26, con una piccola Strada Comunale dal bivio 537 metri per il Villaggio di Vieille Morte, si raggiunge la Strada Regionale verso I Villaggetti di Povil e Verney fino al bivio 725 metri. Qui, lasciata sulla destra la Strada Regionale per Trois Villes (sempre nel Comune di Quart), si continua con altre due ulteriori possibilità: