![]() |
Area/Range |
---|---|
![]() |
45.73580°N / 7.31375°E |
![]() |
Hiking, Mountaineering, Trad Climbing |
![]() |
Spring, Summer, Fall, Winter |
![]() |
10738 ft / 3273 m |
![]() |
The page and the texts are PROPERTY of my dear friend OsvaldoCardellina "Osva", companion of excursions and climbs, who died on 02 May 2022. From 12 September 2022, the necessary updates will be made by Antonio Giani, administrator of the page, as by agreement with Osvaldo's family. ![]() La pagina e i testi sono di PROPRIETA’ del mio caro amico OsvaldoCardellina "Osva", compagno di escursioni e salite, deceduto il giorno 02 maggio 2022. Dal giorno 12 Settebre 2022, i necessari aggiornamenti verrano fatti da Antonio Giani, amministratore della pagina, come da accordo preso con la famiglia di Osvaldo. |
The second, to the West, is to Arpisson, which in turn splits "giving birth" even in the West Vallon of the secondary Tsa Setze (possibility of crossing towards Pila-Resort), above the Hamlet of Epinel. These two are among the congealed Buttress South-southwest of Punta Garin East and Tips Tsavanis and Vadaille or Vedaille West; the head of the valley is closed by the watershed, this time from the Southwest to the Northeast, divides the Valley of Cogne from Vallone Arbolle (Charvensod) and by Basin Pila (Gressan and Charvensod Commons). It stretches from Tsa Setze Hill forming the district of Punta Valletta (3.090m), Punta Pian Bessey towards the Col Garin, immediately above the bivouac Franco Nebbia (2.740m), before rising to Mont Valaisan and still conclude with the Pic Garin (3.451m). Finally, to achieve the ultimate Arpisson or North we cross the Dora Baltea bringing on shore hydrographic left or North and the town of Aosta Valpelline reaching back towards the common of the same name. Immediately to the Southeast of this unfolding of the Vallon Arpisson up to the Hills of Fouillou in Southeast and Viou South-southwest at the Bivouac "Penne Nere or Black Feathers" (2.760m). This, together with Federigo Zullo and Franco Nebbia, are the only points of support included in all of the Vallons Arpisson; otherwise you have to turn to the pastures, as we shall see whence the name of "Arp", while the radical "isson" seems to be aimed at something bigger or better (see Damon or above). The ring of mountains goes from North-northwest (Becca Noail, Colle Fouillou, Punta di Sénevé) to then turn to the Southwest (Tête d'Arpisson, Col Chaudière Northeast, Les Prèles little Summits, Punta di Chamerod, Col Chaudière Southwest and Mont Mary) to finally close to the Northwest (Hill and Becca Viou, Col and Becca di Blavy, Col and Becca Roisan, Tête de Valfreyde or Valfredda).
Ma quanti Valloni dell'Arpisson ci sono in Valle di Aosta? Per quello che ne sappiamo quattro, oltre a quello d'Arp sopra ai Comuni di Pré Saint Didier e Courmayeur-Dolonne e tra il Mont Crammont/Tête du Grand Mont e lo spartiacque che discende a Sudest dalla Tête d'Arp in direzione delle Têtes des Jeunes e des Vieux. A questi si deve aggiungere la piccola "Conca" d'Arpy sopra il Comune di Morgex nonché al confine con quello di La Thuile alla quale é connessa tramite il Colle San Carlo, ai piedi del Mont Colmet e contenente i due splendidi Laghi di Arpy e Pietra Rossa. Mantenendo la descrizione in senso orario e partendo sempre da Est, vediamo quali sono gli altri quattro propri dell'Arpisson: il Vallone Orientale compreso tra la Punta di Vauvire e quelle di Praborna, Petite Roise, Colle, Becca e Tour di Salé. Secondario della Valle di Saint Marcel si innalza verso Sudovest alquanto selvaggio in direzione del settore Settentrionale del Gruppo della Grande Roise o Roize ed ancora Roizà o Rouèse (3.357 m). Dopo il Vallone intermedio de Les Laures (tre splendidi laghi!) sopra il Comune di Grand Brissogne, troviamo l'omologo Vallone Occidentale di Arpisson, sopra il Comune di Pollein e compreso tra Mont Père Laurent, Becca di Seneva, Col Peckoz, Tête e Col Blantsette ad Est e Becca di Nona e La Dent ad Ovest. Chiude la vallata verso Mezzogiorno il Monte Emilius (3.559 m), che si distende sempre da Oriente ad Occidente con la sua grande Parete Nord lunga circa 2 Km. e discendente dal Triangolo Nero (3.378 m), Emilius e Piccolo Emilius (3.342 m), Mont Ròss de Comboé (3.301 m)fino a raggiungere il Colle Carrel, dov'é posizionato dal 28 Luglio 1984 il Bivacco Federigo Zullo (2.907 m). Per trovare il terzo o Vallone Meridionale di Arpisson si deve, abbandonando la Valle Centrale della Dora Baltea, risalire l'intera Valle di Cogne: sopra la Frazione di Gimillan o Dzimillan (1.785 m) esistono due grandi valloni. Il primo, più ad Oriente, sale con il nome di Grauson aprendosi in alto, a guisa di grande foglia, verso i rami di Doreire-Tessonet (Oriente) e Lussert, con i suoi quattro lagni al di sotto del Col des Laures (3.035 m), all'opposto. Il secondo, verso Occidente, costituisce quello di Arpisson, che a sua volta si sdoppia "partorendo" ancora più ad Ovest il secondario Valloncello di Tsa Setze, sopra la Frazione di Epinel (dal colle omonimo traversata a Pila). Questi due sono rappresi tra il Contrafforte Sud-sudovest della Punta Garin ad Est e dalle Punte di Tsavanis e Vadaille o Vedaille ad Ovest; la testata della vallata é chiusa dallo spartiacque che, questa volta da Sudovest a Nordest, divide la Valle di Cogne dal Vallone di Arbolle (Charvensod) dalla Conca di Pila (Comuni di Charvensod e Gressan). Esso si distende dal Colle Tsa Setze formando il circondario Punta della Valletta (3.090 m) e Punta di Pian Bessey fino al Col Garin, appena al di sopra del Bivacco Nebbia (2.740 m), per poi risalire al Mont Valaisan e terminare con il Pic Garin (3.451 m).
Infine per raggiungere l'ultimo Arpisson o Settentrionale dobbiamo attraversare la Dora Baltea portandoci sulla sponda idrografica sinistra o Settentrionale e dalla Città di Aosta risalire piegando verso Nordest alla Valpelline raggiungendo l'omonimo comune. Subito a Sudest di questo si dischiude il Vallone di Arpisson fino a raggiungere i Colli di Fouillou a Sudest sul Contrafforte Settentrionale della Punta di Senevé e di Viou a Sud-sudovest presso il Bivacco "Penne Nere" (2.760 m). Questo, insieme al Federigo ed al Nebbia, costituiscono gli unici punti di appoggio inseriti in tutti i Valloni dell'Arpisson; diversamente bisogna rivolgersi agli alpeggi, donde come vedremo il toponimo di "Arp", mentre il radicale "isson" sembra rivolto a qualche cosa di più grande oppure di superiore (vedi Damon o di Sopra). La cerchia di montagne si distende da Nord-nordovest (Becca Noail, Colle Fouillou, Punta di Senevé) per poi piegare a Sudovest (Tête d'Arpisson, Colle Chaudière Nordest, le due Puntine delle Les Prèles, Punta di Chamerod, Colle Chaudière Sudovest e Mont Mary) per infine chiudersi verso Nordovest (Colle e Becca di Viou, Col e Becca di Blavy, Colle e Becca di Roisan e Tête de Valfreyde o Valfredda).
Ma cosa significa Arpisson? Sembra semplice poiché il radicale Arp é facile assimilarlo ad Alpe, Alpeggio, Alpage, Alpen e chi più ne ha più ne metta. E quel suffisso "isson"? Da ricondurre a qualcosa di più grande o che si trova nella parte più elevata, tipo Damon ovvero di Sopra. Da qui abbiamo le derivzioni di Arpy, Arsy, Ars, Arnouva o Arp Nouva, Lardamon o l'Arp Damon e Lardamoun cioé L'Arp Damont. Quindi Arpisson vuole significare un grande vallone soprastante. Ma tutti i valloni sono soprastanti a qualcosa ed allora qualcosa non torna. A prescindere che le Alpi vengono differenziate in Le Tramouail, Tramail o Trémail e Tremaille per quelle posizionate in un settore di pascolo intermedio, mentre quella più elevata, cioé l'ultima, vien chiamata La Tsa, la parola Arpisson potrebbe avere un'origine diversa e più lontana che successivamente é stata adattata a quanto detto sopra. Il bravo Umberto Pelazza nel suo libro "Chissà perché si chiama così a spasso nel vocabolario dei monti valdostani", edito dal C.A.I. di Aosta nel 2011, riconduce il toponimo alla radice ALP cioè "alto pascolo", questo a seguito di una migrazione di popoli Uralo-Altaitici del 3000 avanti Cristo. Di ceppo linguistico ungaro-finnico questa popolazione, arrivando dall'Asia Centrale attraverso la Turchia ed i Balcani, oltrepassa a Settentrione le Alpi Retiche ed entra nei territori dei Liguri; da questi emigra in Francia ed in Spagna (precisamente nei Paesi Baschi). Sembra tutto risolto ma non é così, perché a pagina 109, a proposito del Mont Ormelune, parla della radice OR come variante di Ar,Arp che insieme a MEL, cioè elevazione, davano quindi "l'Alpeggio delle rocce". Questo monte é chiamato anche Archeboc ma potrebbe anche detto Artsabouc cioè Ar, Tsa e Bouc legando insieme tre vocaboli prettamente di stile alpino. Altri invece indicano in Artse ovvero zona boschiva, ma anche dalla derivazione latina di Arcta, cioé una zona dal passaggio stretto nonché alquanto difficoltoso. Ma ancora a pagina 58 Arpisson viene collegato a Pissevache e Pisonet dove per peson, pison e pisonet s'indica un corso d'acqua con piccole cascate: vedi il Sorapiss in Dolomiti. La storia non é ancora finita perché per la Cima di Entrelor entrano in gioco OR e AUR, varianti francesi di Ar ed Arp come nella sottostante Orvieille che in origine era Arvieille. In effetti anche nel Vallone di Planavalle nelle Alpi Pennine riscontriamo un Tramail des Ors, mentre in quello adiacente di Vertosan subito dopo il Col Felita o Fetita (da "feyes" cioé pecore) troviamo l'Or dei Frà ovvero l'Alpe dei Frati. Infine e per concludere, per quanto concerne il Colle dell'Arietta non si tratta di un passo alquanto ventilato bensì Ayette ossia piccola alpe tra la Valle di Cogne e la Val Soana, mentre per il toponimo Laures (Vallone, tre Laghi, Colle, Mont e Punta) abbiamo il radicale Aur come variabile di Ar ed Arp. Di questa piccola disamina scegliete ciò che preferite ...
BY CAR:
BY PLANE:
Trattasi del Vallone Orientale, compreso tra la Punta di Vauvire e quelle di Praborna (2.852 m, 3.128 m), Petite Roise, Colle, Becca e Tour di Salé. Secondario della Valle di Saint Marcel si innalza alquanto selvaggio in direzione del settore Nordorientale del Gruppo montuoso della Grande Roise o Roize ed ancora Rouèse e Roizà (3.357 m). Strada Regionale specifica verso il Vallone di Saint Marcel: dalla rotonda all'ingresso del Paese di Saint Marcel, scavalcare su di un largo ponte il Fiume Dora Baltea, portandosi nel centro dello stesso in direzione della sua grande Chiesa; contornarla e proseguire (molteplici indicazioni per la quale cosa, al fine di non sbagliare, seguire i cartelli di colore marrone con la dicitura "Santuario di Plout". Risalire verso Sud con la strada regionale in successione verso le Frazioni di Crétaz (653 m) e poi, decisamente verso Est, di Jayer (693 m) e Mezein (793 m); subito dopo questo punto, lasciando sulla sinistra una diramazione che scende al Paese di Fénis (divieto di transito per gli automezzi), la strada cambia completamente direzione verso Sudovest per raggiungere il Villaggio di Réan (898 m) e, tramite un lungo diagonale, il celebre Santuario di Plout (898 m; * splendida Via Crucis nel camminatoio ricoperto ed antistante), dove da secoli avviene una processione partendo proprio da Saint Marcel. Doppiando lo stesso la strada si indirizza nuovamente ad Oriente fino ad un largo tornante, dove rientra verso la precedente direzione raggiungendo il Villaggio di Seissogne (1.066 m) ed, attraverso grandi praterie, il successivo di Sazailland (1.220 m). Seguono quelli di Ronc (1.359 m), Viplana (1.346 m), Champremier (1383 m), oltre il quale si lascia sulla sinistra una deviazione per le alte alpi del Comune di Fénis (transitabile ed aperta al traffico) per raggiungere il bivio per Porteron e la successiva località di Leycher (1.506 m; rinomata "Locanda del Diavolo"). Ritornando ad Est, la strada lascia in basso la breve deviazione per Les Druges Basse (1.567 m) per pervenire subito dopo a Les Druges Alte (1.600 m circa; bella fontana presso un piccolo e squadrato "rascard" in legno e Cappelletta votiva dedicata a San Bernardo, all'inizio del sentiero n° 14 per l'Alpeggio di Fontanafredda (1.810 m). Dal Villaggio di Les Druges Alte e Col di Salé: da Les Druges Alte località Pouria (1.586 m) lungo la poderale coincidente con il sentiero n° 3 che, doppiato il roccioso e boschivo promontorio terminale del Mont Roux (2.277 m), si inoltra nel lungo Vallone di Saint Marcel, pervenente sino all'omonimo colle a cavallo con la Valle di Cogne ( * Riserva di Caccia Marchese Turati ed ex riserva del Barone Beck Peck(c)oz; passando al di sotto delle miniere abbandonate di rame di Servette tra i 1.720 metri ed i 1.810. Bel giro turistico-escursionistico tramite sentieri n° 15/16, nonché diversi sentierucoli di collegamento tra l'imbocco delle varie miniere, resti di grandi teleferiche e baracche in pietra dei minatori, protette da ciclopici muraglioni di cinta, nonché di sostegno. Volendo effettuare un giro perlustrativo più completo, con partenze diverse, ed attraversata a quota leggermente più elevata: partendo dai pressi dell'Alpe Pouria (località "garages" in una bella radura prativa con alpe diroccata, subito sotto la strada; segnaletica presente appena a monte, presso il torrentello) e raggiungendo il primo o più basso e vecchio insediamento dei minatori, in rovina ma con camino a muro ancora in piedi, per infine ricollegarsi al precedente itinerario. Inoltre possibilità di prosecuzione per l'Alpe Lavanché (2.271 m) con sentiero n° 18, lungo la foresta per mezzo della mulattiera usa al traporto dei minerali del ferro e del rame, con un caratteristico passaggio su di un muraglione di pietra; dall'alpeggio rientrare sulla poderale per mezzo del sentierino n° 3 in direzione dell'incrocio 1.836 m, nei pressi dell'Alpe di Praborna (1.882 m) e della sua miniera di manganese. Da appena prima di Praborna prendere il sentiero n° 4G che, passando per l'Alpe Choulet (1.822 m) raggiunge il promontorio con Croce sopra quella di Arpisson (1.846 m) e, piegando più ad Ovest, raggiunge l'Alpe Salé (2.215 m) proprio all'imbocco del vallone. Da qui a Bonplan (2.383 m) e, dopo esser transitati nei pressi dei miseri resti di un alpe ancora più antica, per ripida morena e roccette finali al Colle di Salé o di Brissogne (3.008 m).
Si tratta del più che selvaggio Vallone Occidentale di Arpisson, compreso tra Mont Père Laurent, Becca di Seneva, Col Peckoz, Tête e Col Blantsette ad Est e Becca di Nona e La Dent ad Ovest; chiude la vallata verso Mezzogiorno il Monte Emilius (3.559 m), che si distende sempre da Est ad Ovest con la sua grande Parete Nord lunga circa 2 Km. discendente dal Triangolo Nero, Emilius e Piccolo Emilius, Mont Ròss de Comboé sin al Colle Carrel, dov'é posto dal 24 Luglio 1984 il Bivacco Federigo Zullo (2.907 m). Strada Regionale specifica verso il Vallone Occidentale di Arpisson: si raggiunge partendo dalla Strada Regionale per Pila fino al bivio 951 metri dove una strada poderale in asfalto (divieto di transito) conduce agli Alpeggi di Reverier du Tzat e Dessous (1.042 m). Da qui si continua superando il piccolo Ponte di Rongachet (1.100 m) sopra il Torrent de Comboé raggiungendo il vicino Villaggetto omonimo (1.092 m; *** qui arriva anche una Strada che sale dal Comune di Pollein con partenza dalla Frazione di Chenaux a 626 metri); continuando con la poderale si giunge alla Casa isolata di Gorrettaz (1.089 m)ed ai successivi Alpeggi di Barmes (1.255 m). Indi per mezzo d'un lungo diagonale maggiormente ad Est verso Martsaouchy Dèsott (circa 1.310 metri), du Meitin (1.349 m) e Damon (1.416 m). Da questo punto parte verso Sud-sudovest il sentiero n° 13 che, passando dapprima per l'Alpe diroccata di Plan Croix (1.744 m) raggiunge poi il Combué (1.852 m), il piccolo pianoro del Plan de l'Eitze, la presa dell'acqua e gli Alpeggi di Arpisson Inferiore e Superiore (1.951 m, 2.010 m), ove termina mentre continua una piccola traccia da pascolo fino alla scoscesa morena presso le "Sorgenti dell'Emilius". Risalendo questa sul suo lato orografico sinistro (Ovest) con percorso avventuroso ma faticoso si raggiunge la piccola giogaia, dove esiste un laghetto, chiamato Peckoz, presso il nuovo rifugio ristrutturato ma privato e sempre chiuso (2.873 m; ex Ricovero dei Guardiacaccia del Gressonaro Barone Beck Peckoz , proprietario della Riserva ed oggi Attilio Turati) subito al di sotto del Colle Carrel (2.912 m) e del vicino Bivacco Federigo Zullo (2.907 m) all'inizio della "Via Ferrata" sulla Cresta Ovest-nordovest dell'Emilius.
Per trovare il terzo o Vallone Meridionale di Arpisson si deve, abbandonando la Valle Centrale della Dora Baltea, risalire interamente verso l'attigua e bella Valle di Cogne. Strada Regionale specifica verso Cogne e Gimillan: dal Comune di Aymavilles (646 m) verso la Val di Cogne: Frazioni di Vieyes (1.132 m), Epinel (1.470 m), Crétaz (1.494 m) sino al Comune di Cogne (1.534 m) con la Strada Regionale; quindi in direzione Nord verso i Villaggi di Montroz (1.707 m) e Gimillan (1.785 m) sempre con la stessa. Da quest'ultimo al Bivacco Franco Nebbia (2.740 m), con sentiero n° 3/TVC nel Vallone più a Sudest di Arpisson o tramite sentiero n° 2/3 maggiormente a Sud di Epinel. Sopra alla Frazione di Gimillan o Dzimillan esistono due grandi valloni. Il primo, più ad Oriente, sale con il nome di Grauson aprendosi in alto, a guisa di grande foglia, verso i rami di Doreire-Tessonet (Est) e Lussert all'opposto. Il secondo, verso Occidente, costituisce quello di Arpisson, che a sua volta si sdoppia "partorendo" ancora più ad Ovest il secondario Vallone di Tsa Setze, sopra la Frazione di Epinel. Questi due sono rappresi tra il Contrafforte Sud-sudovest della Punta Garin ad Est e dalle Punte di Tsavanis e Vadaille o Vedaille ad Ovest; la testata della vallata é chiusa dallo spartiacque che, questa volta da Sudovest a Nordest, divide la Valle di Cogne dal Vallone di Arbolle (Charvensod) dalla Conca di Pila (Charvensod-Gressan). Si distende dal Colle Tsa Setze formando il circondario Punta della Valletta (3.090m) e Punta di Pian Bessey fino al Col Garin, sopra il Bivacco Franco Nebbia (2.740 m), per poi risalire al Mont Valaisan e concludere ancora con il Pic Garin (3.451 m). Per percorrerlo raggiungendo tutti questi obiettivi ed inoltre il bel ed appartato Lago Garin s'utilizza il sentiero n° 3/TVC partendo dalla Frazione di Gimillan (1.787 m) e quello n° 2/3 iniziando da Epinel (1.470 m) o subito dopo dal bivio con Croce 1.491 metri per Maison-Forte de Tarambel (+, 1.518 m) tamite sentierino non numerato collegantesi al precedente, appena prima della Frazione di Crétaz e Cogne.
La "Conca" o Bacino d'Arpy. Questo valloncello che incombe sopra il Comune di Morgex é compreso tra la Becca Pougnenta, cresta d'Ameran, Mont Colmet e Testa d'Arpy. Strada Regionale specifica verso la Conca d'Arpy al Colle San Carlo: dal Comune di Morgex (920 m), attraversando il ponte sulla Dora si prosegue tramite la Regionale a Sud raggiungendo in successione i Villaggetti di Liarey, Pre Villair, Mont Rotie sino al bivio 1.275 metri circa) appena prima dell'Alpe Tirecagne (1.532 m) donde al Bacino d'Arpy. Questo può essere suddiviso in tre specifici settori, dei quali il primo da questo centro risale la collina con la Strada Regionale raggiungendo dapprima il Villaggio di Arpy (1.680 m; piccola Chiesa di "Notre Dame des Neiges") e successivamente, tramite una strada poderale verso Sud, gli Alpeggi di Arpy Dèsott e Dessus (1.743 m) di fronte ad una bella cascata proveniente dall'omonimo lago. Dal villaggio la strada in asfalto continua verso destra, o Sudovest, arrivando al Colle San Carlo (1.971 m) importante valico che conduce nella Valle di La Thuile. Appena al di sotto del passo esiste l'Albergo-Ristorante "La Genzianella", molto conosciuto e frequentato dai Turisti in estate, nonché punto di partenza, presso un parcheggio con adiacente fontana in legno, per il Lago di Arpy (2.063 m), dove é sito in un grande pianoro il lago dallo stesso nome e costituente la seconda sezione di questo vallone. Oggetto di frequentazione da parte delle masse, grazie soprattutto alla sua comoda e larga strada poderale, offre eccezionali vedute sulla Catena del Monte Bianco, durante la prima parte della salita, e poi su tutta lo spartiacque che dal Colle del Gigante raggiunge le Grandes Jorasses per poi dirigersi verso le Petite Jorasses, Aiguille de Leschaux, Mont Greuvetta, Aiguilles de Talèfre, Triolet ed al Mont Dolent insino al termine della Val Ferret italiana. Ma l'ultima parte rimane leggermente occultata, se non si sale un pò più in alto, dalla piramide della Grande Rochère (3.326m). Si raggiunge dal Colle San Carlo tramite il sentiero n° 15 che porta in successione al Lago d'Arpy ed a quello superiore di Pietra Rossa (2.559 m) sotto il Passo d'Ameran e la Becca Pougnenta (2.680 m, 2.825m) verso Nordest ed a Sud si apre il Colle della Comba Sorda (2.836 m) verso il Rifugio Albert Deffeyes ormai in Valle di La Thuile; mentre la deviazione n° 16 conduce più ad Ovest al Colle della Croce (2.381 m) sotto il Mont Colmet Settentrionale (3.020 m).
Il solitario Vallone d'Arp é collocato sopra i Comuni di Pré Saint Didier (1.010 m) e Coumayeur (Frazione di Dolonne, 1.211 m) e sottostante al Mont Crammont (2.737 m). Specifica Strada Regionale pel Vallone d'Arp: Da Pré Saint Didier con piccola deviazione dalla Statale n°26 del Monte Bianco si raggiunge con la Municipale Champex (1.036 m), quindi con sentieri n° 1/2A. Oppure direttamente su sentiero 2A con partenza da Dolonne, località la Vittoria (1.211 m), raggiungibile sempre dalla Statale per Courmayeur. Più precisamente tra il Mont Crammont/Tête du Grand Mont (2.737 m, 2.749 m) e la piccola catena montuosa che dalla Testa d'Arp (2.747 m) scende verso Sudest in direzione della Tête de l'Âne (2.789 m), e le due vicine e gemelle Têtes des Vieux (2.872 m) e des Jeunes (2.785 m). Lo stesso possiede scarso interesse alpinistico, a causa della cattiva qualità della roccia su tutte le Sommità del circondario; questa risulta spesso friabile o sfaldata con lame pericolosamente taglienti ed instabili sulle creste. Anche per quanto concerne l’escursionismo valgono le identiche considerazioni, poiché essendo totalmente prive di sentieri, se non nella fase di avvicinamento, presentano canaloni alquanto ripidi e detritici, oppure insidiosi e scivolosi pendii erbosi. Si tratta di un vallone più idoneo al pascolo ed alla caccia che non indicato all'ascensioni, a differenza dell'adiacente Vallone di Dolonne-Chécrouit frequentato per lo sci ed inoltre per la "Via Ferrata" che sale al Mont Chétif (2.343 m). Quindi tutte le altre montagne di questa area sono decisamente sconsigliate, mentre é abbastanza interessante la traversata nel Vallone della Youla tramite il Col d'Arp (2.570 m) ed il successivo collegamento con la Val Veny con il vicino Colle della Youla o Youlaz (2.661 m). Si raggiunge da Pré saint Didier con la Strada Municipale per Champex (1.036 m), quindi dapprima con il sentiero n° 1 raggiungente la Val Planey ed in seguito tramite il n° 2A allacciantesi alla poderale per l'Alpe Cré (1.486 m) nel Plan de la Dzer indi all'Alpe Arpettaz (1.577 m). Qui arriva anche il sentiero n° 1A proveniente da Dolonne-la Vittoria (1.211 m); continuando a Sudovest con quest'ultimo si arriva al Col d'Arp (2.570 m) percorrendone l'intero vallone ad Ovest del Torrent Arpettaz.
Per raggiungere l'ultimo Arpisson o Settentrionale dobbiamo attraversare la Dora Baltea portandoci sulla sponda idrografica sinistra e da Aosta risalire verso la Valpelline. Strada Regionale specifica verso la Valpelline: da Aosta Città verso la vicina Frazione di Variney raggiungendo il bivio 786 metri (Villaggio di Savin); donde continuare a Nord con la Strada Regionale in direzione del Villaggetto di Moulins fra il Rio Artanavaz, anche detto Buthier de Bosses, ed il Buthier de Valpelline; quindi raggiungere verso Nord i Villaggi di Rhins, Collin, Creusevy, Chanodaz, Liarey, Fabrique, Chez-les-Chuc e più a Nordest il Comune di Valpelline-"Les Ansermins" (996m). Da questa località con la poderale verso Sudest concomitante col sentiero n° 5/105 verso le Alpi di Planes, Arpisson e l'ultimo di Fouillou sino al Colle di Viou ed al vicino Bivacco "Penne Nere". Subito a Sudest di questo si dischiude il Vallone di Arpisson fino a raggiungere i Colli di Fouillou sulla costiera a Sudest, che proviene dalla Punta di Senevé, e di Viou a Sud-sudovest presso il Bivacco "Penne Nere" (2.760 m). La cerchia di montagne và da Nord-nordovest (Becca Noail, Colle Fouillou, Punta di Senevé) per poi piegare a Sudovest (Tête d'Arpisson, Colle Chaudière Nordest, le due piccole Les Prèles, l'altrettanto minuscola Punta di Chamerod, Colle Chaudière Sudovest e Mont Mary per infine chiudersi verso Nordovest (Colle e Becca di Viou, Col e Becca di Blavy, Colle e Becca di Roisan e Tête de Valfreyde o Valfredda). Si raggiunge partendo dal Comune di Valpelline in località "Les Ansermins" (996 m) per il bivio 942 metri sopra il Torrent Buthier de Valpelline in Plan de la Ressa tramite il sentiero n° 5/105 ed attraverso le Alpi Planes, Verney, Arpisson (1.838 m), Porillon-Alpe-Neuve e Fouillou (+, 2.087 m), subito al di sotto del Col de Fouillou e del Lago di Arpisson (2.484 m) e soprastante Colle di Viou (2.698m).