Page Type: | Mountain/Rock |
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Lat/Lon: | 45.68706°N / 7.47036°E |
Activities: | Mountaineering |
Elevation: | 8304 ft / 2531 m |
Montagna dalla forma di grande panettone roccioso-erboso, posizionata all'inizio, subito appresso le due creste che discendono al Mont Roux verso N-NO (2.277 m; miniere di ferro e rame, ormai chiuse da oltre mezzo secolo) ed alla Torrasse oppure Touriasse (1.895 m) ed al Mont Saint Julien a N-NE (1.384 m; bel Santuario di San Grato presso la Sommità ed Eremo di Saint Julien caratteristicamente "appollaiato" appena sotto ed all'interno della Parete Est, con vicino ottima Palestra di Roccia), della lunga cresta spartiacque divisoria le Valli di Saint Marcel ad Occidente e di Fénis-Clavalité ad Oriente, subito a S dei due Villaggi di Les Druges Basse ed Alte, all'ingresso del bel Vallone di Saint Marcel con la Riserva Naturale del Marchese Turati, ex Riserva del Barone Beck Peck(c)oz, REGNO dello STAMBECCO e dell'AQUILA. Molto frequentata per l'escursionismo e lo sci-alpinismo. Presenta tre creste rivolte a N-N-W verso il Mont Roux (2.277 m) e nel senso opposto, dopo la vasta spianata erbosa della cima, a S-S-E verso il Col de Crotey (2.486 m), nella lunga dorsale Meridionale che, dopo aver formato in progressione la Punta di Plan Rué, la Cresta del Diavolo o Gran Cresta, il Grand'Avert ed il Piccolo, il Colle di Lavodilec e la Punta del Tessonet, giunge sino alla Punta Tersiva (3.515 m), ed a N-E terminante sopra l'Alpeggio diroccato di Prapremier (2.011 m). La terza cresta, come già precedentemente riferito nel preambolo iniziale, scende, vera e logica prosecuzione dello spartiacque tra i Comuni di Saint Marcel/Fénis, verso N-NE in direzione di San Giuliano, per poi precipitare, rocciosa, sull'abitato del Comune di Fénis. Tutte le tre creste sono di facile percorso escursionistico, mentre l'ultima citata, nel tratto finale associata alla prima parte sul detritico versante Nord, costituisce una classica dello sci-alpinismo. A tal proposito, da sottolineare come il percorso, per quanto semplice e non difficile, richieda prudenza ed una buona valutazione del tempo e del grado di trasformazione della neve, essendosi già verificati incidenti, anche mortali, causa il distacco della valanga sul tratto mediano e sottostante il Versante Settentrionale (come si evidenzia bene nelle varie fotografie); all'uopo conviene appoggiarsi maggiormente sulla sinistra (E) tenendosi contro, se non addirittura all'interno, della prima fila di larici. Altresì é percorribile in sci-alpinismo anche la cresta dirimpettaia, o N-NO, con i medesimi accorgimenti della precedente e quindi sfruttando quel piccolo canalone-spazio rappreso tra le due parti della foresta. La stessa é proprio, da parte nostra, consigliata in caso di forte innevamento e quindi tramite salita alternativa per mezzo delle racchette da neve. Si sconsiglia invece, in queste condizioni, il percorso tramite il Col Crotey per la sua pericolosità, almeno per quanto concerne il Versante Fénis; più sicuro ed abbordabile invece appare l'itineraio tramite lo stesso, ma raggiungendolo dal Vallone di Saint Marcel e transitando per le omonime alpi (2.348 m Dèsot e 2.358 m Damon). Ampie vedute sul lato orografico Settentrionale della Dora Baltea e sulla Catena della Grande Roise che si erge dirimpetto, mentre in lontananza troneggia il Cervino, che da questo punto domina la Valle, con alle sue spalle i colossi del Vallese. Verso il Sudest splendido colpo d'occhio sul viciniore Mont Raf(f)rey (3.146 m), al termine della Vallata di Clavalité-Fénis.
A) - Da Les Druges (1.567 m) per il Versante Nord e la Cresta NE detta della "Raye", nella parte terminale: indirizzarsi con il sentiero n° 14 dietro ad un caratteristico piccolo rascard squadrato ed in legno (fontana subito a lato), verso una Cappelletta dedicata a San Bernardo raggiungendo la poderale che, per gli Alpeggi di Fontana Fredda (1.823 m) e l'Alpe Bren (1.961 m), conduce all'ultima di Prapremier (2.011 m). Appena dietro la stessa (paline di segnalazione) lasciare a sinistra il bivio per il Col de Crotey dirigendosi invece a ovest (sentiero non sempre evidente) verso l'Alpe Corquet (2.124 m), oramai ridotta a rudere. Da questa su sentiero volgere decisamente a sud con due tornanti larghi; superare a sinistra i resti di una frana e, con tornanti più frequenti, risalire il facile versante Nord che aumenta di ripidità sbucando sulla cresta Nord-Est sopra "La Raye" (2.425 m), presso un piccolo ripetitore. Su roccette in breve si raggiunge, aggirando l'ultimo tratto a sinistra l'ampia vetta dove è posto un segnale (E; 0h'45; complessivamente 2h'30/2h'45; alquanto variabile in caso di sci-alpinismo o di racchette da neve: nel primo caso aumentare di circa la metà il tempo di percorrenza, mentre nel secondo raddoppiarlo ed anche oltre).
B) - From the Alpe Corquet Désot (= Of Under; 2.146m), the little Saddle 2.260m and the N-NW Ridge, in final part: to continue verse West-northwest through a small path not always evident that crosses lawns and bushes reaching the base of the small saddle 2.260m, sets among the Mont North Roux (2.277m; abandoned mines of copper) and the Mont Corquet in South, to which he arrives with a last slope as soon as steep (0h'30); from this, holding the last direction and medium a small path, it is climbed over first the quota 2.305m and after, with easy very panoramic run on the GROUP of the Great neighbor Roise in foreground, the following quota is reached 2.401m. Revolving to the right some rocky bands or to the left he continues on the superior meadow back reaching in little time the peak (E; 0h'45; altogether 2h'45/3h'00 with same remarks of A)-).
B) - Dall'Alpe Corquet Désot (= Di Sotto; 2.146 m), la Selletta 2.260 m e tramite la Cresta O-NO, nella parte finale: proseguire verso W-NW tramite un piccolo sentiero non sempre evidente che attraversa prati e cespugli raggiungendo la base della piccola sella 2.260 m, posta tra il Mont Roux a Settentrione (2.277 m; miniere abbandonate di rame) ed il Mont Corquet a Meridione, alla quale si arriva con un ultima salita appena più ripida (0h'30); da questa, tenendo l'ultima direzione e tramite un appena accennato sentiero, si scavalca prima la quota 2.305 m e poi, con facile percorso molto panoramico sul Gruppo della vicina e frontale Grande Roise, si raggiunge la successiva quota 2.401 m. Aggirando alcune fasce rocciose a destra o a sinistra si prosegue sul soprastante dosso prativo raggiungendo in poco tempo la vetta (E; 0h'45; complessivamente 2h'45/03h'00; stesse note di A)-).
C) - From the Alpe of Prapremier (= First Meadow; 2.010m; poster of signaling) through the Crotey Pass and South Crest: immediately in the last log cabin, where the path is undoubled, to leave on the right (Northwest) the ramification for the Alpe Corquet Désot (= Lower) to the preceding itineraries, continuing instead through the path n° 8 verse South-southwest and crossing two small rocky groins descending from the grat Crest NE (of the "Raye") of the Mont Corquet; immediately later to reach the alternative 2.149m where it is undoubled the small stream that goes down toward Chez Boche/Robbio little Villages in Clavalité Valley, inside Fénis Valley. Changing direction in South-southeast the path reaches the following alternative 2.186m, where continuous toward the Alpe Rossa Damon (= Red Higher Alp; 2.295m); to abandon him and gradually and with signaling n° 8A to turn first to West and then to Northwest reaching a bystander of it to quota 2.259m, again near the small stream; again varying and finally direction toward Southwest the same, left on the right (North) a deviation that with an a little marked small path it directs him toward the Alpe Corquet Damon (= Above Pasture; 2.429m) on the NE Crest (eventuality of connection with the itinerary A.), it reaches with easy and gradual slope diagonal the carving of the Crotey Pass (2.486m). From this last to decidedly climb toward North with a small path that overcomes a first rocky elevation (2.517m) on the right and it doubles the following quota 2.503m on the left, reaching the ample and wide grassland summital to around 320/30 meters from the Peak; to easily cross easily her without forced passage and with undulated run to conclude on Summit (E; 1h'15/1h'30; same notes and considerations).